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Il tesoriere del Ministero delle Finanze giapponese Kanda ha dichiarato di essere in “standby”.

Nel corso della riunione di politica monetaria della Banca del Giappone di ieri, la BoJ ha modificato la propria politica fissando come “obiettivo” il JGB all’1%, precedentemente fissato come limite massimo nelle operazioni di limitazione, e consentendo un certo movimento al rialzo dei tassi di interesse.

Se questo sia un atteggiamento più falco o più dovish del previsto è oggetto di dibattito, ma ogni mercato sembra interpretarlo a modo suo. Nei mercati valutari e azionari, la continuazione della politica monetaria ultra-agevole ha fatto vendere lo yen e comprare le azioni.

Sul mercato obbligazionario, è probabile che i tassi d’interesse superino gradualmente l’1% e si attestino al di sopra dell’1%.
Anche la mancanza di interventi effettivi sui cambi nel mese di ottobre ha contribuito a vendere lo yen.

Tuttavia, il tesoriere Kanda ha dichiarato oggi di essere “in attesa” di un intervento valutario, e sarebbe meglio ipotizzare che interverrà quando lo yen si troverà intorno o al di sopra del massimo dell’anno scorso di 151,95 yen.

Per il momento, è probabile che si verifichino delle prese di profitto prima dell’intervento e, a prezzi più alti, l’USD/JPY potrebbe scendere un po’, dato che il mercato si svende sulla base dell’ipotesi di intervento. Tuttavia, prima o poi testerà il livello di intervento.