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I tassi di interesse a lungo termine nelle economie avanzate sono in calo.

L’IPC del Regno Unito è sceso del -0,2% su base mensile e del 3,9% su base annua, ben al di sotto delle aspettative di 0,1% e 4,4% rispettivamente.

La menzione da parte della Fed di un possibile taglio dei tassi di interesse ha esercitato pressioni al ribasso sui tassi di tutto il mondo, ma l’indice dei prezzi al consumo del Regno Unito è sceso molto rapidamente. Anche l’IPP tedesco ha registrato un -0,5% su base mensile, ben al di sotto del -0,3% previsto, e il tasso di interesse decennale tedesco è finalmente sceso sotto il 2,0%.

Alla luce dei cali dell’IPC negli Stati Uniti, in Europa e nel Regno Unito, ci sarà una corsa al taglio dei tassi di interesse il prossimo anno? In questa situazione, la BOJ sarebbe l’unica banca centrale a stringere, e in questo senso è più probabile che lo yen si rafforzi. Il deficit commerciale annunciato oggi è stato migliore del previsto, ma relativamente ampio. Il percorso verso uno yen più debole è vivo e vegeto. I differenziali dei tassi di interesse si ridurranno, ma la bilancia commerciale potrebbe impedire un apprezzamento dello yen.

In questo contesto, la Banca centrale della Turchia ha aumentato il tasso di riferimento del 2,5%, portandolo al 42,5%. La reazione del mercato non è stata molto forte. Il comunicato affermava che la Banca “si è avvicinata notevolmente alla necessaria stretta monetaria” e “prevede di completare il ciclo di stretta monetaria il prima possibile”, suggerendo che il tasso appena aumentato al 42,5% quasi concluderà il ciclo di stretta.

La reazione della lira turca è stata limitata. Il fatto che non sia scesa in modo significativo può essere interpretato come una reazione positiva al rialzo dei tassi, anche se non è salita.

Il dollaro è stato venduto dalla chiusura di ieri a New York e dalla chiusura di New York di circa 143,70 yen.
Il dollaro è già sceso di circa 1 yen rispetto ai 143,70 yen della chiusura della sessione di New York. Anche le azioni statunitensi hanno subito un forte calo a causa delle vendite per prendere profitto, che potrebbero aver avuto un certo impatto.

Ieri l’indice dei prezzi al consumo del Regno Unito è sceso notevolmente, indicando che l’inflazione sta calando a livello globale. Se l’inflazione globale continua a diminuire, i tassi di interesse in tutto il mondo scenderanno e il dollaro avrà spazio per scendere. Nel frattempo, lo yen si trova in una posizione che non può essere ulteriormente alleggerita, per cui si prevede che si rafforzerà relativamente.

Il prossimo anno sarà un anno di debolezza del dollaro? Se così fosse, sarebbe possibile una mossa preventiva alla fine dell’anno e all’inizio del nuovo anno.