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Il cambiamento dell’ambiente per i veicoli elettrici nel mercato automobilistico europeo e il suo impatto sulle economie dell’Europa centrale e orientale.

Lo stallo della domanda di veicoli elettrici in Europa e le iniziative di riorganizzazione delle basi produttive da parte dei produttori europei di veicoli finiti hanno attirato di recente molta attenzione e stanno avendo un impatto significativo sull’andamento economico della Germania e di altri importanti Paesi europei. I suddetti cambiamenti nel contesto del mercato automobilistico europeo e il loro impatto sulle economie dell’Europa centrale e orientale, compresa una rassegna del mercato automobilistico europeo e delle sue prospettive per il 2025 e del rapporto tra il mercato automobilistico europeo e le economie dell’Europa centrale e orientale, saranno oggetto di un’analisi. È importante tenere presente l’espansione in Europa.

1. la situazione attuale del mercato automobilistico europeo e le prospettive per il 2025

Negli ultimi anni il mercato automobilistico europeo ha visto un rapido passaggio ai veicoli elettrici. L’Unione Europea (UE) ha fissato l’obiettivo di un passaggio completo delle vendite di auto nuove da veicoli con motore a combustione interna a veicoli a emissioni zero entro il 2035 e i governi nazionali hanno introdotto politiche e sussidi per promuovere i veicoli elettrici. Tuttavia, entro il 2024, le vendite di veicoli elettrici nei principali Paesi, come la Germania e la Francia, saranno significativamente inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il che indica che la domanda è in fase di stallo. Questo crollo della domanda può essere attribuito alla riduzione dei sussidi governativi e all’elevata fascia di prezzo dei veicoli elettrici. In particolare, in Germania sono stati tagliati i sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici, riducendo la disponibilità dei consumatori ad acquistarli. a partire dal 2025, si prevede che le case automobilistiche europee dovranno affrontare ulteriori sfide. l’UE ha inasprito le normative sulle emissioni di CO₂ a partire dal 1° gennaio 2025, imponendo alle case automobilistiche di ridurre ulteriormente le emissioni. a partire dal 1° gennaio 2025, imponendo alle case automobilistiche di ridurre ulteriormente le emissioni. Ciò ha reso imperativo per i produttori espandere la produzione di veicoli elettrici e innovare, ma il rallentamento della domanda e l’aumento dei costi stanno pesando sul settore, rendendo inevitabile una riorganizzazione a livello industriale.

2. il rapporto tra il mercato automobilistico europeo e le economie dell’Europa centrale e orientale

I Paesi dell’Europa centrale e orientale hanno svolto un ruolo importante come centri di produzione per l’industria automobilistica europea grazie ai loro vantaggi geografici e alla manodopera a basso costo. In particolare, la Polonia, la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Slovacchia sono diventati importanti centri di produzione e le economie di questi Paesi sono fortemente dipendenti dall’industria automobilistica. Tuttavia, anche le economie dei Paesi dell’Europa centrale e orientale sono state colpite dal crollo della domanda in Europa e dalla riorganizzazione dei siti produttivi. Ad esempio, poiché le principali case automobilistiche rivedono le loro capacità produttive e prendono in considerazione la chiusura di impianti, anche gli stabilimenti dell’Europa centrale e orientale potrebbero essere interessati. Si teme che ciò possa avere un impatto negativo sull’occupazione locale e sulla crescita economica. Inoltre, il passaggio alla produzione di veicoli elettrici sta costringendo i produttori di componenti tradizionali legati ai motori a combustione interna a cambiare tecnologia. A molti produttori di componenti dell’Europa centrale e orientale viene chiesto di adattarsi alle nuove tecnologie con risorse limitate e la competizione per la sopravvivenza si sta intensificando.

3. tendenze normative relative ai veicoli elettrici

L’UE ha introdotto severe norme sulle emissioni di CO₂ con l’obiettivo di proteggere l’ambiente e creare una società sostenibile; a partire dal 1° gennaio 2025 si applicheranno norme ancora più severe sulle emissioni, imponendo ai produttori di automobili di accelerare la produzione e la vendita di veicoli elettrici. Le violazioni sono soggette a multe salate, quindi i produttori si stanno affrettando a rispondere. Tuttavia, la debolezza della domanda di veicoli elettrici e l’aumento dei costi di produzione hanno spinto le associazioni di categoria e alcuni produttori a chiedere la deregolamentazione. Ad esempio, l’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) ha chiesto all’UE di anticipare la revisione degli standard di emissione di CO₂ prevista per il 2026. Ciò è dovuto al timore che le attuali rigide normative abbiano un impatto negativo sulla competitività dell’industria e sull’occupazione.

4. riorganizzazione dei siti produttivi dei produttori europei di veicoli finiti

La fluttuazione della domanda, le normative più severe e la pressione sui costi hanno indotto le case automobilistiche europee a riorganizzare i propri siti produttivi. Ad esempio, Volkswagen (VW) ha annunciato l’intenzione di chiudere tre stabilimenti e di licenziare migliaia di dipendenti a causa della debolezza della domanda e dell’aumento della concorrenza. Inoltre, il passaggio alla produzione di veicoli elettrici è stato accompagnato da una serie di ristrutturazioni e chiusure di impianti che producevano veicoli tradizionali con motore a combustione interna.