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L’industria automobilistica chiede l’abolizione dell’aliquota fiscale provvisoria e altre misure in preparazione della riforma fiscale del 2025.
Il 5 dicembre 2024, i parlamentari automobilistici del Partito Liberale Democratico hanno tenuto una riunione generale e una tavola rotonda politica.
All’incontro hanno partecipato anche quindici organizzazioni legate al settore automobilistico, che si sono basate sulle “Richieste di riforma fiscale, ecc. nell’anno fiscale 25” compilate dalla Camera dell’Automobile del Giappone, e si sono concentrate sull’abolizione della doppia imposizione della tassazione al momento dell’acquisto e dello sconto sulle prestazioni ambientali, unificandole con l’imposta sui consumi, e sull’introduzione di un sistema in cui la base imponibile per la tassazione al momento del possesso è unificata dal “peso” e l’importo dell’imposta è aumentato o diminuito in base alle prestazioni ambientali. Le richieste sono state comunicate.
Dato che le discussioni sulla revisione fondamentale delle tasse automobilistiche inizieranno seriamente nel 2025, queste richieste hanno un significato importante come base per le discussioni. Nel 2024 si è verificato un importante cambiamento nell’equilibrio di potere tra i media esistenti e i servizi di social network. Siamo ora in un’epoca in cui ci si aspetta che le persone siano abbastanza alfabetizzate da trovare e giudicare da sole le informazioni corrette e da esaminare le tendenze del mondo, utilizzando le informazioni online come riferimento.
Anche se i punti focali attuali, come l’eliminazione della doppia imposizione e l’abolizione dell'”aliquota fiscale temporanea” nella tassazione della carrozzeria e dei carburanti, saranno realizzati, è possibile che vengano creati nuovi oneri fiscali in una forma difficile da percepire per i consumatori comuni, al fine di assicurarsi le risorse finanziarie. Per realizzare un ambiente veramente “favorevole all’auto e all’utente”, è importante che l’onere sia ridotto in linea con le aspettative degli utenti, ed è importante che sia le aziende che gli utenti tengano d’occhio gli sviluppi politici e le implicazioni che ne derivano.