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Nessun cambiamento nella politica della BOJ, ma tono ottimistico
Come previsto, la BoJ non ha modificato la propria politica.
Tuttavia, il rapporto sulle prospettive pubblicato contemporaneamente aveva un tono piuttosto ottimistico, che darà la sensazione che si stiano facendo progressi verso la normalizzazione della politica verso aprile.
La conferenza stampa del governatore Ueda ha dato l’impressione di un progresso costante, anche se non ha suscitato eccessive aspettative nei media.
Il contenuto della riunione di politica monetaria è stato interpretato come un po’ da falco e lo yen si è inizialmente rafforzato, ma poi è rimbalzato, con il dollaro che è risalito a circa 148,69 ¥ sul mercato di New York. Tuttavia, a Tokyo, il tasso d’interesse decennale giapponese è salito allo 0,72%, il Nikkei è sceso e l’USD/JPY è sceso. Ciò è dovuto alle speculazioni secondo cui la BOJ cambierà la sua politica a marzo, ma forse si sta spingendo un po’ troppo in là.
In Europa, i PMI hanno mostrato una battuta d’arresto della recessione nel settore manifatturiero, mentre la fiducia delle imprese nel settore dei servizi è peggiorata, mentre nel Regno Unito sia il settore manifatturiero che quello dei servizi sono leggermente migliorati.
Anche negli Stati Uniti la situazione è favorevole, con un PIL del terzo trimestre molto forte, pari a +3,3%, ma il deflatore del PIL, pari a +1,5%, è stato ben al di sotto delle previsioni del 2,3%. Inoltre, le scorte sono state relativamente alte (+0,7) e il prossimo PIL sarà probabilmente inferiore a causa dell’aumento delle scorte. Nello stesso periodo sono state pubblicate anche le nuove richieste di assicurazione contro la disoccupazione, pari a 214.000, ben al di sopra delle previsioni di 200.000. Considerando che il dato precedente era di 187.000, si tratta di un aumento significativo. Il dollaro è inizialmente sceso in risposta a questi risultati, con la coppia USD/JPY che è scesa fino a circa 147,05 ¥, ma alla fine ha recuperato fino a circa 147,80 ¥, grazie a un risultato del PIL positivo del 3,3%. In precedenza, il mercato europeo aveva registrato un aumento a 148,08 yen.
Dopo tutto, l’economia statunitense è forte, quindi la possibilità di un taglio dei tassi a marzo è scesa al momento sotto il 50%, anche se alcune parole che suggeriscono un futuro taglio dei tassi potrebbero essere incluse nella riunione del FOMC di gennaio. A meno che non si verifichi un improvviso deterioramento degli indicatori economici statunitensi, anche se il Giappone normalizzerà la politica monetaria, è probabile che il dollaro rimanga forte e il futuro tasso di cambio dollaro/yen sarà determinato dai tassi di interesse e dai movimenti del mercato azionario statunitense.
Sebbene il mercato non sia chiaro, giudichiamo il ribasso di USD/JPY ragionevolmente solido.