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POLA Chemical Industries offre plastica riciclata derivata da contenitori per cosmetici per la realizzazione di opere d’arte
POLA CHEMICAL INDUSTRIES INC, responsabile della ricerca, dello sviluppo e della produzione del Gruppo POLA ORBIS, ha fornito il supporto tecnico per la produzione di opere d’arte sul tema della “rigenerazione”, sulla base delle conoscenze acquisite nella ricerca e nello sviluppo della tecnologia dei contenitori per imballaggi, per la mostra d’aste di beneficenza “Plastic Revives” che si terrà al POLA MUSEUM ANNEX dal 10 novembre al 3 dicembre 2023. La mostra si terrà al POLA MUSEUM ANNEX dal 10 dicembre al 3 dicembre.
Sfruttando appieno la tecnologia 3D e altre tecnologie all’avanguardia, siamo stati in grado di creare una sinergia tra “arte” e “ricerca” e di realizzare una nuova visione del mondo utilizzando la plastica riciclata che non avrebbe potuto essere realizzata solo da POLA Chemical Industries.
Il Gruppo POLA ORBIS ha formulato una politica di riciclo delle risorse plastiche con l’obiettivo di realizzare una società orientata al riciclo e sta affrontando diverse problematiche nella catena del valore con particolare attenzione ai contenitori di plastica per cosmetici e ai materiali di imballaggio, al fine di utilizzare con attenzione le risorse limitate. Il Frontier Research Centre, un dipartimento di ricerca di base di POLA Chemical Industries, ha definito la riduzione dell’impatto ambientale come una delle sue aree di ricerca e sta promuovendo la ricerca sul riciclo delle materie plastiche. Con l’obiettivo di ampliare le conoscenze sull’uso dei materiali riciclati, questo progetto è un tentativo di combinare i punti di forza che il Gruppo POLA ORBIS ha costruito in molti anni – le sue capacità di ricerca e sviluppo – con “cultura, arte e design”.
I ricercatori dell’FRC hanno supportato gli artisti nel processo di creazione di opere d’arte con materiali plastici riciclati, sulla base delle conoscenze acquisite attraverso la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei contenitori per imballaggi.
Le opere hanno utilizzato materiali riciclati costituiti da contenitori di plastica delle serie B.A e White Shot di POLA, che i ricercatori dell’FRC hanno riciclato sotto forma di pellet dopo averli frantumati e fusi, utilizzando le più recenti tecnologie di stampaggio e lavorazione come scanner e stampanti 3D. I pellet sono stati poi modellati in pannelli, perline e altre forme utilizzando le più recenti tecnologie di formatura e lavorazione, come scanner e stampanti 3D.
La collaborazione tra artisti e ricercatori ha dato vita a un’ampia gamma di idee, tra cui opere che sfruttano le caratteristiche dei materiali, espressioni espanse che non sembrano fatte di plastica e l’applicazione della plastica riciclata alla carenza di legno come supporto per le tele.